"In una cittadina di mare Ulises, giovane prof. di letteratura, incontra la cameriera Martina. Tra i due nasce l'amore e si sposano. Lei è già incinta. Un giorno Ulises esce in mare sulla barca Son de mar e scompare. Datolo per morto, lei si mette col ricco palazzinaro Sierra, ma quando Ulises ricompare fugge con lui. I due muoiono in mare in un naufragio provocato da Sierra. Scritto da Rafael Azcona da un romanzo di Manuel Vicent che, sfidando logica narrativa e coesione psicologica, sovrappone un disegno mitologico su un tessuto psicanalitico di derivazione junghiana, riportando il tema dell' amor fou alla matrice surrealista. Pur non trascurando i suoi rapporti con la dimensione politica e sociale, Azcona e B. Luna tengono la vicenda sui binari del simbolico come risulta dal finale in cui i cadaveri dei due giovani protagonisti, stesi sui tavoli dell'obitorio, si rianimano nell'amore, in linea col tema della morte come ritorno al trinomio Mare/Inconscio/Madre divorante, ma anche nutriente e rigenerante"
da "ilMorandini"
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